Le cefalee sono dolori localizzati nella regione della testa e del collo, e possono essere classificate in vari modi.

Una delle classificazioni più utilizzate è quella stabilita dalla International Headache Society (IHS), che suddivide le cefalee in due categorie principali: primarie e secondarie.

 

 

 

 

1. Cefalee Primarie: queste cefalee sono il risultato diretto del dolore e non sono causate da un’altra condizione medica sottostante. Alcuni esempi di cefalee primarie includono:

    • Emicrania: caratterizzata da forti mal di testa, spesso accompagnati da sintomi come nausea, vomito, sensibilità alla luce e al suono;
    • Cefalea a grappolo: questa è una forma molto intensa e dolorosa di cefalea che si presenta in “grappoli” di attacchi durante un periodo di tempo specifico;
    • Cefalea tensiva: questa è una cefalea comune caratterizzata da una sensazione di pressione o tensione bilaterale sui muscoli della testa e del collo con presenza di contratture (trigger point) che ne possono limitare il movimento e dare dolore dura;
    • Cefalea trigeminale: include la nevralgia del trigemino, una cefalea acuta e lancinante che coinvolge il nervo trigemino.

2. Cefalee Secondarie: queste cefalee sono sintomi di un problema di salute sottostante, come un’infezione, un trauma o un’altra condizione medica. Alcuni esempi includono:

    • Cefalea da abuso di farmaci: si verifica quando l’uso eccessivo di farmaci per il mal di testa provoca un peggioramento delle cefalee;
    • Cefalea da trauma cranico: può verificarsi dopo un infortunio alla testa, come una commozione cerebrale;
    • Cefalea da sinusite: può verificarsi a causa di un’infiammazione dei seni paranasali;
    • Cefalea da disturbi vascolari: come quelle associate all’ipertensione o alle malformazioni vascolari.

Oltre a questa classificazione, è importante notare che le cefalee possono variare in gravità, frequenza e sintomi associati. Se stai sperimentando cefalee frequenti, intense o preoccupanti, è sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento adeguato prima di rivolgersi ad un fisioterapista.

La riabilitazione può svolgere un ruolo importante nella gestione delle cefalee, specialmente quando sono associate a tensione muscolare, postura scorretta o altri fattori che possono essere trattati attraverso terapie fisiche, manuali e comportamentali. Ecco come la riabilitazione può intervenire nella gestione delle cefalee:

  1. Terapia Fisica strumentale: si avvale dell’ausilio di apparecchiature strumentali quali Laser ad alta e bassa potenza, termoterapie esogene e endogene come la Tecar Terapia, le correnti TENS. Tali strumenti coadiuvano il lavoro manuale del fisioterapista per alleviare la tensione muscolare, ridurre il dolore locale e migliorare la postura.
  2. Il massaggio terapeutico decontratturante: può contribuire a rilassare i muscoli tesi del collo, delle spalle e della testa. Questo può essere particolarmente utile per le persone che soffrono di cefalee legate alla tensione muscolare.
  3. La Terapia Manuale: implica l’utilizzo di tecniche come la mobilizzazione articolare e la terapia manipolativa per migliorare la mobilità e l’allineamento delle strutture muscolo-scheletriche. Questo può essere utile per le persone con cefalee legate a disfunzioni articolari o posturali.
  4. Biofeedback: Questa tecnica consiste nel monitorare le risposte fisiologiche del corpo, come la tensione muscolare, e imparare a controllarle consapevolmente. Il biofeedback può aiutare le persone a diventare più consapevoli delle tensioni muscolari e ad imparare a rilassarsi, riducendo così le cefalee da tensione. Tali strumenti sono spesso utilizzati sia da psicologi che da fisioterapisti, in quanto, oltre ad aiutare il paziente a “rilassarsi”, spesso vengono utilizzati per incentivare il lavoro e il controllo muscolare di quei muscoli deficitari.
  5. Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): La CBT può essere utile per le persone che soffrono di emicrania o altre cefalee correlate allo stress. Questa terapia aiuta a identificare schemi di pensiero negativi e a sviluppare strategie per gestire lo stress e le situazioni scatenanti. Tale terapia è di competenza dello psicologo.
  6. Esercizio Fisico: L’esercizio regolare può aiutare a migliorare la circolazione sanguigna, liberare endorfine (sostanze simil oppioidi), ridurre lo stress e aumentare il benessere generale. Gli esercizi di rafforzamento muscolare, la mobilizzazione articolare, il rilassamento muscolare e le tecniche di stretching possono aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità delle cefalee tensionali e cervicogeniche. Tuttavia, è importante scegliere attività fisiche che non peggiorino le cefalee. Consulta sempre un professionista sanitario prima di iniziare un nuovo programma di esercizio.
  7. Educazione del Paziente: La riabilitazione può anche includere l’educazione del paziente su come riconoscere i fattori scatenanti delle cefalee, come mantenere una postura corretta e come adottare abitudini di vita più salutari per ridurre il rischio di cefalee.

Ricorda che la scelta delle terapie di riabilitazione dipende dalla causa e dal tipo di cefalea che stai affrontando.

È sempre consigliabile consultare un professionista sanitario specializzato nella gestione del dolore e delle cefalee per sviluppare un piano di riabilitazione personalizzato.

 

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